2007-09-18 Press Conference, Hotel Bulgari, Milan, Italy

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Notes

Dave Gahan went to Milan, Italy, on September 18th 2007, to promote his album Hourglass. He did three radio interviews, a TV interview, magazine interviews, and this press conference. Italian fans Ivan, Paolo and Francesca attended the press conference and reported on and recorded it. The audio (and report) was uploaded on Freeangel.it.

  • Duration: 04:53 minutes

Audio

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Report

18 settembre 2007, Hotel Bulgari Milano h 12.30

In una piccola sala conferenze situata nel seminterrato del prestigioso Hotel Bulgari di Milano si sono dati appuntamento una ventina (poco meno) di giornalisti di diverse testate. Con qualche minuto di ritardo entra nella stanza Dave, in un completo nero e camicia bianca, esattamente come nelle foto di promozione apparse sui vari siti internet qualche giorno prima.

Al polso destro calza un braccialetto rosso (stile orientale), all'anulare la sua fede e nell'altra mano l'anello delle foto; aspetto curato, dannatamente raggiante e solare, rilassato.

Saluta cordialmente e prende posto nel piccolo tavolino davanti a noi... Gli sguardi si incontrano e appare un flebile sorriso di chi non sa come comportarsi....

Iniziano le varie domande, il clima è tranquillo e si crea un'atmosfera molto intima. Un Mister Gahan che, oltre a rispondere alle domande, esprime con molta sincerità commenti molto personali e privati della sua vita, provenienti dalla sua parte più profonda.

I temi ricorrenti nella conferenza sono la felicità e la serenità che sta vivendo in questo momento.

Racconta che era da un anno che nella sua mente echeggiavano il testo e la musica di "Saw Something" ed ha chiesto ai suoi collaboratori di aiutarlo a comporre questa melodia e da lì l'idea di un nuovo album concluso in 8 settimane, è stato un processo molto naturale.

La necessità di un altro album solista non nasce dal fatto che non si identifichi più nei Depeche Mode ma perchè crede fermamente che sia molto importante sia per se stesso che per la band, aiuta a crescere.

Attualmente non ha pianificato ancora una tournée, avverte semplicemente la necessità di fermarsi, di riflettere e di crescere. Una pausa per riflettere e per godere al meglio questo momento.

Narra del rapporto molto conflittuale con se stesso, ora che sta meglio vuole esplorare tutto il possibile. Si rende conto di vivere in un mondo dove non ci sono vie di mezzo (All or nothing); è da qui che nasce anche la sua "paura (diffidenza) nei confronti della gente", gente che tenta tutti i giorni di coinvolgerlo in situazioni "sporche". Dopo un lungo cammino (natural instinct) ora è libero dalle opinioni delle altre persone (make myself or better, I'm able to hear the voice inside me).

Recentemente era a Londra e si è incontrato con Andy il quale ha apprezzato molto Hourglass, non ha ancora parlato direttamente con Martin ma ha saputo, tramite Fletch, che lo ha apprezzato anche lui.

E' un uomo cambiato sotto diversi aspetti (e si vede).

L'album lo definisce un'esperienza catartica, tutto è nato da lui e da quello che aveva dentro. In questo momento c'è moltissima gioia nella sua vita e vuole esprimere onestamente i suoi sentimenti; afferma di avere più coscenza in sé e dei suoi limiti.

Per quanto riguarda l'aspetto spirituale racconta che sente una voce interna alla quale cerca costantemente di avvicinarsi. (I believe in God, I believe in Kingdom) Non crede nei miracoli ma questi accadono tutti i giorni e deve prenderne atto. Crede in un entità superiore e nei personaggi che hanno scritto la storia come Martin Luther King e Gesù.

Al termine della conferenza Dave ringrazia cordialmente tutti i presenti per poi ritirarsi nella sua camera. Nel lasciare la stanza Dave, in veste timida, si limita a salutare e sorridere timidamente le persone che erano all'interno della saletta.

Una volta lasciata la stanza echeggiano dei commenti molto belli e positivi nei confronti di Dave e della chiaccherata appena conclusa. Tutti soddisfatti di aver ricevuto un prezioso dono... la sincerità assoluta delle sue parole che sono state percepite tali da tutti i presenti.

Abbiamo avuto l'occasione di incontrare un Dave diverso, speciale ma soprattutto felice e questo, è stato il suo più bel regalo.